Mi piace come invecchiano quelle donne che lasciano scivolare via i colori dalla faccia e dai capelli e li caricano nello sguardo.
Le linee del viso che raccontano le storie come fanno le parole, le pieghe delle mani come nicchie per le emozioni.
C’è una consapevolezza piana in quei segni, la firma di un accordo col presente;
e raccontano di legacci sciolti, con le unghie ancora laccate.
Marta sorride al mare del mattino, quello liscio e trasparente.
Come un letto appena rifatto di lenzuola nuove e fresche.