Bella sorpresa oggi dal film israeliano The exchange, che in maniera surreale si chiede cosa succede se la nostra percezione delle cose che ci circondano improvvisamente cambia.
Ciò accade a Oden, professore dell’università di Tel Aviv, quando un giorno varia le sue abitudini tornando a casa prima. Scoprirà una vita parallela alla sua solita, fatta di piccoli eventi, quotidianità che lo porteranno ad una riconsiderazione di se stesso.
Si affianca a Shame, Himizu , Simple Life e Carnage tra i miei preferiti del concorso.
Tra gli italiani del Controcampo, da segnalare Maternity Blues incentrato su una casa di cura penale per madri infanticide.
L’argomento è trattato senza retorica, forte di una drammaturgia ben calibrata, dovuto forse al fatto che è tratto da una pièce teatrale.
Per una volta il cinema italiano sa “raccontare una storia” in modo plausibile e credibile.
Assolutamente da vedere.
In chiusura di serata 4:44 di Abel Ferrara superiore alle aspettative stanti le ultime disarmanti uscite.
Alberto Guizzardi