Ci sono domande che vanno fatte nei tempi giusti. Se perdi l’occasione in seguito sarà troppo tardi per recuperare.
E prima o poi arriva sempre il momento in cui la tua inadeguata preparazione e consapevolezza verrà a galla.
Arriva il momento in cui “quella risposta” ti verrà a mancare e sulla tua faccia inevitabilmente si disegnerà un grande punto di domanda.
Per me una di queste domande è: “che differenza c’è tra la tosse grassa e la tosse secca”? Domanda che da piccolo non feci a mia mamma che sentenziava “grassa” o “secca” con la stessa autorevolezza della giuria che assegna un 9 o un 3 al lato B delle aspiranti miss Italia.
E ancora oggi almeno una volta all’anno vado in farmacia e di fronte a quell’insulsa domanda torno sempre a casa con lo sciroppo sbagliato.
E ho deciso di cambiare. Le domande vanno fatte a muso duro. E in questi giorni la domanda che ci si deve fare andando al negozio di dischi è: “cosa diavolo sta succedendo nel mondo musicale?”
Sabato il mio negoziante di fiducia mi ha consigliato due dischi con una naturalezza sospetta quando, per me, si trattava di qualcosa di imprevedibile come una mutazione genetica dopo esposizioni nucleari.
Come se fosse la cosa più naturale al mondo mi ha consigliato il disco di Lou Reed con i Metallica o il disco di Mike Patton ispirato al libro “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano.
Vi assicuro che mi sarei sorpreso meno se mi avesse proposto il remake di “Vattene Amore” coverizzata da Wanna Marchi e Apicella.
Ammetto che non ho ancora ascoltato i due dischi e quindi il mio disappunto non sulla sostanza, quanto nella forma.
Sono mondi così lontani che si fondono, sono esperienze così diverse che si avvicinano, sono personalità così poco complementari che collaborano. E quindi mi torno a dire che la musica sia davvero il linguaggio definitivo.
La lingua parlata e scritta è, al confronto, roba da ragazzini arroganti che non fa altro che alimentare il proprio ego.
Visto che ormai il mercato discografico produce questi prodotti che fino a poco tempo fa non avremmo nemmeno immaginato e considerando che ho imparato che le domande, anche scomode, vanno fatte allora farò un piccolo elenco di prodotti musicali che chiedo formalmente perché non sono mai stati messi sul mercato e che tanto vorrei sentire?
- Il 16 Aprile del 1998 Bjork e Joni Mitchell hanno duettato su “What is this thing called love” di Cole Porter.
Esistono solo foto che lo documentano ma nessuna registrazione >>>. - Per la realizzazione del disco di cover “Strange Little Girls” Tori Amos aveva inciso anche alcune cover che non sono state inserite: “Fear of a Black Planet” dei Public Enemy, “Hoover Factory” di Elvis Costello, “I’m Sick of You” di Iggy Pop e “Marlene Dietrich’s Favorite Poem” di Peter Murphy.
- Il cantante dei R.E.M. Michael Stipe nel 1995 ha inciso per la colonna sonora del film “Don Juan DeMarco” un pezzo in duetto con Tori Amos. Il pezzo all’ultimo minuto è stato escluso dalla track list e nessuno l’ha mai sentito >>>.
- Gli Antony & The Johnsons hanno suonato dal vivo una cover di “Snowy Angel” di Baby Dee ma mai incisa ufficialmente in studio.
- E’ chiedere troppo anche un secondo disco solista di Beth Gibbons dopo lo strepitoso l’esordio con “Out of season”?
E adesso non ci resta che vedere se Babbo Natale legge questo blog.
E voi avete qualcosa da chiedere?
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