Una cosa non ho mai capito della musica.
Ovvero perché nelle canzoni il mese di Luglio sia sempre quello dell’amore improvviso, travolgente e per sempre.
Quanto mai “Luglio l’ha fatta questa promessa che l’amore porterà”, come cantava Riccardo Dal Turco?
Perché bisogna trattare l’amore, nel caso esista, come un reumatismo e che col caldo e l’aria di mare migliora?
Sarà che per me caldo e Luglio sono due gemelli nati per far soffrire la gente. O quanto meno me.
Sarà che vedere le persone svestite mi abbassa la libido. Sono cerebrale, ho bisogno di immaginare.
Quest’anno questa certezza assoluta sul luglio portatore di amanti è stata lievemente mitigata dallo spot del cornetto algida che per la prima volta insinua il dubbio: ““Chissà se amare è una cosa vera?”
Risposta, no non lo è.
Altra coppia che scoppia: Paul Simon e Edie Brickell.
Entrambi hanno scritto canzoni bellissime ispirate al loro rapporto.
Ma due mesi fa i loro vicini di casa hanno chiamato il 911 per far intervenire la polizia per placare una rissa degna di “amore criminale” di Rai3.
Udienze in tribunale, immancabili comparsate in TV e poi il divorzio.
Con una nuova canzone che Edie pubblica sul suo Soundcloud dove liquida gli anni di matrimonio come la storia di due individui che dividono «famiglia e animali domestici ma che sorprendentemente non si conoscono abbastanza bene».
E allora, partendo dal loro triste epilogo, voglio tornare all’inizio del mio post: Luglio.
Sono felice che in questo mese ci saranno tanti nuovi amori(ni) che scoppieranno.
Ma vi voglio rassicurare che, vivaddio, ce ne saranno altrettanti che finiranno.
E che stanno per finire, che è ancora peggio.
E allora, per ristabilire un equilibrio, voglio dedicarvi una vecchia canzone di Simon & Garfunkel, in cui Luglio è proprio il mese di passaggio prima dell’inevitabile fine.
Aprile, lei verrà.
Quando i torrenti sono maturi e ingrossati dalla pioggia
Maggio, lei resterà,
Restando ancora fra mie braccia
Giugno, lei cambierà la sua melodia
Con una camminata agitata caccerà la notte
Luglio volerà
E non si preoccuperà del suo volo
Agosto, lei deve morire
Il vento autunnale soffia ghiacciato e freddo
Settembre io ricorderò
Che un nuovo amore è ora invecchiato.
Matteo Lion
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