Scrisse così intensamente che provò l’emozione che sorprese i destinatari delle sue parole.
Prima ancora di inviare quel pezzo di anima si colse estraneo;
si tolse gli abiti, ormai di qualcun altro, e si lavò le lacrime e il sudore, strofinando forte, sotto un’acqua calda a sciogliere.
Carla suonò due volte il campanello prima di entrare con la sua chiave, come faceva sempre.
Spense qualcuna delle troppe luci lasciate accese, come al solito, e riconobbe l’estraneo che la salutava con un taglio di sorriso.
Scelsero di mangiare fuori, lontano da quell’aria densa di decisioni; scelsero il menu del giorno, fosse stato anche quello di un giorno qualsiasi.