Dall’unica entrata esterna fino al giardino centrale si cammina per lunghi corridoi, si attraversano grandi stanze, si oltrepassano quattordici porte.
Ogni ingresso è sigillato da un segno e ogni segno è dipinto con il cobalto su strumenti musicali di terra cotta.
Saper distinguere ogni simbolo, saper modulare correttamente ogni suono permette di aprire, una dopo l’altra, tutte le porte e fa guadagnare al viaggiatore la capacità di disegnare mappe.