François de La Rochefoucauld scrisse: “La maggior parte delle donne oneste sono tesori nascosti al sicuro soltanto perché nessuno li cerca”.
Altra citazione: “Avere figli fa di qualcuno un genitore non più di quanto avere un pianoforte lo faccia automaticamente diventare un pianista”.
Lo so, come inizio del post è molto criptico.
Ma vi assicuro che gli elementi della storia che vi voglio raccontare ci sono tutti: una donna, una madre, un piano e una ricerca postuma.
Ma andiamo con ordine. Anzi no, partiamo dal mezzo.
Il figlio è “nientepopodimeno” che il grande e rimpianto Nick Drake, di lui e della sua musica, almeno dopo la sua morte, si è detto tutto.
Ma pochi sanno che il talento musicale pare lo abbia ereditato dalla madre, Molly Drake.
Infatti la madre nell’intimità del suo salotto componeva delicate canzoni folk seduta al piano.
Alcuni credono che il genio sia ereditario. Gli altri non hanno avuto bambini.
E a me piace immaginare un piccolissimo Nick che si innamora della vita, delle donne, della musica attraverso il canto e il pianoforte suonato dalla madre.
E mi immagino anche questa donna che amò il figlio anche per le sue debolezze, oltre che per i suoi meriti.
La stessa donna che gli sarà vicino fino alla tragica fine, cercando di nascondere tutte le pillole da casa per cercare di evitare l’inevitabile.
L’amore materno, il solo sentimento casto che possa essere così appassionato.
Ma arriviamo ad oggi.
Per un programma radio della BBC Radio 4, l’ex cantante degli Everything But The Girl, Tracey Thorn ha inciso le cover di un paio di canzoni di Molly Drake: “How Wild The Wind Blows” e “Night Is My Friend”.
E come una medium, Tracey Thorn è la donna giusta per ridare voce a queste composizioni, perché è una madre riservata come lo era Molly Drake.
In una intervista per il lancio della sua autobiografia Tracey Thorn disse: “Io ho venduto il mio primo disco registrando un’audiocassetta in camera da letto ed ero una chitarrista prima di cantare. Mi sono ritrovata a girare video dove il trucco mi si scioglieva continuamente dal caldo e a fare interviste dove mi chiedevano se la gente faceva di più l’amore con le mie canzoni. Fa tutto parte del gioco, ma ho detto stop quando non riuscivo a stare come volevo con i miei figli”.
E tutto resta in famiglia, proprio come succedeva per le canzoni di Molly Drake. Infatti ad accompagnare Tracey Thorn nella registrazione dei pezzi suonando chitarra e tastiere c’è proprio Ben Watt, il marito di Tracey e l’altra metà degli EBTG.
E si compie un piccolo miracolo. Il miracolo dell’arte.
Perché i ricordi appassiscono, si deformano, si spengono.
Ma ricantare quelle stesse parole, uguali identiche a come erano state scritte, ci rimanda davvero un’impressione di eternità.