In un futuro molto simile ai tempi nostri, gli uomini giunti ai quarant’anni senza aver trovato l’anima gemella vengono rinchiusi in un albergo dove avranno 40 giorni di tempo per trovare il compagno/a ideale, pena la trasformazione in un animale a loro scelta.
Nell’albergo ci saranno tutti i comfort e agi per far sì che ciò avvenga ma anche divieti alla propria libertà.
Sarà la direttrice dell’albergo a decidere se la coppia creata sia vera o presunta.
Parte da qui “The Lobster” scritto e diretto da talentuoso regista greco Yorgos Lanthimos, al debutto in un film in lingua inglese.
Colin Farrell è protagonista stralunato di questa commedia grottesca, circondato da personaggi e situazioni via via sempre più surreali.
La sua scelta in caso di trasformazione ricadrà su un’aragosta sebbene qualcuno gli fa notare che finirebbe ben presto bollito vivo in pentola
È un cinema che ricorda le opere surrealiste, quelle per intenderci di Luis Bunuel, dove azioni o eventi improbabili, accettati con naturalezza dai personaggi, riescono a rappresentare la realtà in maniera più convincente di tanti presunti film naturalisti.
Opera non facile, di nicchia si potrebbe dire, ma chi accetta il gioco sarà ripagato pienamente.