Rivivere il passato è vivere due volte

Certo, non viviamo in tempi facili.
Crisi economica, terroristi a piede libero e, come se non bastasse, è pure uscito l’ennesimo disco di Madonna. 

Scherzi a parte, quando si vivono dei momenti che lasciano poca fiducia nel futuro, il passato può diventare materia di sogno, argomento di leggenda. 

“Là dove noi non siamo, si sta bene. Nel passato noi non siamo più ed esso ci appare bellissimo” diceva Anton Čechov,

L’illusione che i tempi passati erano migliori di quelli attuali, ha probabilmente pervaso ogni epoca.
Però nella musica mi pare che ultimamente questa tendenza sia abbastanza diffusa.

Ecco qualche esempio:

WOW – Amore
Li ha raccontati in modo perfetto Andrea Valentini su Rumore: Immaginate una Mina eroinomane, alle soglie della crisi d’astinenza, coi nipoti dei Velvet Underground come backing band. Mood malinconico stile “Una rotonda sul mare”, il wild side di Reed e compari all’apice della loro sconvoltaggine, la canzone d’autore dei Sessanta italici… sospiri, sofferenze, aneliti proibiti, emozioni ovattate dalle sostanze, riff lo-fi da night d’antan. A tratti sono irresistibili…”.
Che altro si può aggiungere?

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ASAF AVIDAN – Gold Shadow
Nel nuovo disco uscito a gennaio Asaf Avidan il passato l’ha evocato in più occasioni.
E le sonorità “oldies” non mancano: soul, country, folk della vecchia scuola ma sempre personalizzati dalla sua voce sempre più potente.
Tra l’altro si parla sempre di “cervelli in fuga”, stavolta invece abbiamo un “ugola in arrivo”.
Infatti in una recente intervista ha dichiarato che verrà a vivere in Italia, nelle marche, sul colle San Bartolo.

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BENJAMIN CLEMENTINE –  At least for now
Molte recensioni del disco d’esordio “At least for now” hanno paragonato Benjamin Clementine a Nina Simone.
La Repubblica ha scritto senza mezzi termini: “Se Nina Simone fosse maschio, sarebbe lui”.
In effetti in un presente di musica di plastica, l’intensità di Benjamin ricorda davvero qualcosa di più “vero” come solo alcuni grandi del passato, come Nina Simone, ci hanno saputo regalare.

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IBEYI – Ibeyi
Queste due gemelline di 19 anni suonano molto moderne anche se spesso cantano in yoruba, una lingua proveniente dalla Nigeria che arrivò a Cuba portata dagli schiavi nel 1700.
Proprio in lingua yoruba “Ibeyi” significa “gemelle”.

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Matteo Lion

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  • Date: 10 02 2015
  • Filed under: Matteo Lion, Suoni