Non sono uno che ama i bambini, ma provare a smontarne uno può rivelarsi divertente.
Mio nipote: un’allegra peste iperattiva, tra un pianto e una risata, un’invocazione di acqua e un corsa tra le gambe del papà, una carezza al fratellino di 6 mesi e un abbraccio alla mamma, capelli biondissimi e occhi blu, saluta gli zii che vengono da lontano e lo fotografano in continuazione (“guarda il topolino dentro la macchina!”), si rifugia in un armadio tutto bianco e morde una caramella al mirtillo, ride, corre, urla, salta, si lancia, si nasconde, mangia le patatine, piange la notte, fa ciao ciao, compie 2 anni questo mese e chissà se quando sarà grande gli piacerà il ritratto dello zio che lo ha smontato così.