La notte di Capodanno è forse l’unico momento in cui il “cambiamento” non ci spaventa e si è autenticamente aperti al nuovo (sfortunatamente, per quanto riguarda l’aspetto musicale, le ore 00:00 dell’1 gennaio invece sono il momento in cui si ascolta solo musicaccia vecchia e scontata, ma questo è un altro discorso…).
Nella musica anche quest’anno i cambiamenti non sono mancati e tutto tende ad evolversi molto velocemente.
Il 30 dicembre sul suo profilo facebook Jovanotti informava i fans di aver caricato sul suo Soundcloud alcune registrazione dei suoi ultimi live.
Il messaggio con cui annunciava la cosa aveva un tono più da fan che non da artista che sta buttando dalla finestra un sacco di euro di royalties: “Sono registrazioni selvatiche e con molta improvvisazione. Ci sono errori ma anche un sacco di energia”.
“Si può diventare solo in quanto si è già”. E allora partiamo proprio da esempi come questo per fare delle ipotesi su come si evolverà il mercato e la fruizione musicale nel corso del 2013.
Perché come diceva Mark Twain: “L’evoluzione è tutto: la pesca, un tempo, era una mandorla amara.”
Quindi, secondo me, nel 2013 prevedo che si potrebbero verificare questi fenomeni.
– Le case discografiche, sempre più a corto di soldi e soprattutto di idee, avranno un unico obiettivo comune: trovare la nuova “Gangnam Style”.
Accecati dal miraggio del miliardo di visualizzazioni su YouTube (in effetti, è un dato davvero sconcertante!) si daranno da fare per promuovere insulse melodie e improbabili balletti.
– Il festival di Sanremo sarà vinto da Chiara, la trionfatrice dell’ultima edizione di X-Factor.
Non lo dico perché lei mi piaccia. Ma perché ogni tiranno è destinato a perdere consenso e Maria De Filippi vince da troppo, troppo tempo.
– Quelli di YouTube, se fossero furbi, dovrebbe organizzare gli “YouTube music awards” al posto di MTV, che ormai sembra concentrata su sportive brufolose e poverette che usavano i preservativi per fare gavettoni al mare.
Ormai i video musicali si vedono solo su YouTube, che tra l’altro per ribadire la sua autonomia e autorevolezza a dicembre ha decurtato le visite sulle pagine di molti artisti noti ed ha accusato alcune major (Sony e Universal) di aver comprato click e visualizzazioni a pagamento.
– Spotify dovrebbe sbarcare in Italia.
E questa ormai è più una certezza che una previsione. La mia previsione è che vi piacerà un casino.
Se non lo conoscete Spotify è una community di 20 milioni di utenti in tutto il mondo che creano playlist delle loro canzoni preferite che gli altri possono ascoltare gratis, in cambio di sentire della pubblicità.
– Cresceranno le vendite dei dischi in vinile.
In America i dischi in vinile nel 2012 hanno avuto un aumento di vendite pari al 17,7%.
Anche a Bologna, la città dove vive, ha aperto da pochissimo un nuovo interessante negozio di dischi in vinile usati e non che vi consiglio di visitare anche per l’insolita location: dentro una galleria d’arte. Tenete d’occhio il loro sito (in costruzione):
– Le riviste musicali (quelle vere, che si comprano in edicola) continueranno ad avere grosse difficoltà.
A fine 2012 anche la celebre rivista “Spin” ha fermato le rotative e si limiterà ad aggiornamenti on-line. Insomma pare ormai che questi mensili non siano davvero più in grado di raccontare trend e scenari musicali che modellano la cultura musicale, che però sono diventati sempre più veloci e a volte si consumano in pochissime ore.
– I talent show subiranno un calo di interesse.
I motivi saranno vari. Sicuramente cominceranno ad essere troppi (ora arriva anche “The voice”), sempre più ravvicinati, un pò sempre uguali.
– Ci dovremo aspettare un bel pò di film dedicati alla musica e ai musicisti.
Sono già in arrivo il film su James Brown (tra l’altro prodotto da Mick Jagger) ed è in lavorazione il film su Amy Winehouse (con Lady Gaga che tra conferme e smentite sembra non avere rivali).
– A proposito di Lady Gaga, probabilmente sarà il suo “ArtPop” (in uscita a Marzo) ad essere il disco più venduto del 2013.
Per la legge dei grandi numeri la tallonano U2 e Depeche Mode.
– Il disco indie più atteso è sicuramente il nuovo disco dei My Bloody Valentine, che non pubblicavano un nuovo disco da 21 anni.
– Il gruppo indie degli Arcade Fire farà il grande salto e avrà un successo commerciale con il nuovo disco che ancora non ha titolo.
Ma i segnali ci sono tutti a partire dal grammy vinto come disco dell’anno nel 2011.
La canzone che mi piace ora
El Perro Del Mar – Walk on by
Un testo delicato sul valore della solitudine e sulla scelta consapevole di vivere escludendo l’amore.
Il video che mi piace ora
Friends – I’m his girl
Se è dagli anni ’80 che cercate Susan disperatamente, ebbene l’abbiamo trovata.
La cover che mi piace ora
Max De Aloe Quartet – Hyperballad (Björk cover)
Il pezzo degli anni ’90 che tutti ricordano elettronico, aveva un anima melodica davvero indimenticabile.