Tutti gli anni si ripete la stessa storia: mentre in tutto il mondo i cinema si riempiono nel nostro bel paese si svuotano in maniera desolante. I grandi Blockbuster che in tutto il mondo escono date to date con l’America in Italia vengono rimandati all’autunno.
Le motivazioni addotte sono sempre le solite; la gente d’estate non vuole rinchiudersi in una sala, va in vacanza e quindi il bacino d’utenza si riduce troppo pericolosamente per rischiare un flop o simile.
Qualche tentativo viene fatto ma sono solo sporadiche cattedrali nel deserto.
E così ad un uscita date to date del reboot di Spider Man troviamo pellicole che slittano paurosamente: Madagascar 3 da giugno al 22 agosto, l’attesissimo finale della trilogia del Cavaliere Oscuro dal 20 luglio al 29 agosto, Ribelle the Brave, nuovo film Pixar da fine giugno al 5 settembre, L’era Glaciale 4 da luglio al 28 settembre infine Prometheus, attesissimo ritorno di Ridley Scott sulle strade di Alien da giugno al 19 ottobre…
La logica è…che non c’è logica; è molto probabile che questi film cannibalizzeranno il mercato, probabilmente facendosi concorrenza tra di loro e lasciando le briciole a tutti gli altri.
I distributori piangeranno il calo del pubblico nelle sale accusando la facilità di scaricare i nuovi film via internet, la pirateria etc (se aspetti 4 mesi a fare uscire Prometheus credi che i fan non trovino il modo di vederlo prima??), e così le sale che non riescono ad avere quei pochi film di cassetta ricicleranno o chiuderanno.
In America intanto si preannuncia un 2012 con incassi record, la pirateria c’è ma è combattuta con un’offerta continua tutto l’anno.
E allora forse non sarebbe meglio uscire da un certo provincialismo italiano e rendersi conto che ormai tutto è cambiato? Che in vacanza ormai non ci si va più un mese, che è vero che nei week end gli incassi diminuisco ma aumentano durante la settimana, che le multisale ormai sono presenti anche nei luoghi di villeggiatura e che un campionato europeo di calcio può avere una giusta contro-programmazione?
C’è da dire che i distributori stranieri ogni tanto ci provano mentre latitano completamente quelli italiani che non hanno il coraggio di fare uscire i film italiani presentati a maggio Cannes per poi farli scontrare a settembre con quelli del Festival di Venezia.
Ci proviamo l’anno prossimo? Non ci sono mondiali ne europei di calcio. Con una logica programmazione di film commerciali, impegnati, d’amore, d’essai (come si diceva una volta!!!) comici, drammatici etc etc si salva la stagione estiva di tante sale, salva per qualche ora gli spettatori dai vari Caronte o Minosse con ottima aria climatizzata e non ingolferanno la stagione invernale di troppe uscite che non possono essere assorbite dal mercato.
Facile a dirsi? Forse meno difficile a farsi. Iniziamo a ragionare al cinema anche come prodotto, seguendo l’esigenza della sua filiera dalla produzione all’utilizzatore finale: il pubblico.